REINTEGRA NELL’ESERCIZIO DELLA RESPONSABILITA’ GENITORIALE SU MINORE

Tribunale per i Minorenni di Napoli – decreto del 18.07.2019 – provvedimenti ex artt. 330 – 333 c.c. – gratuito patrocinio

Nell’ambito del procedimento ex art. 330 e ss. c.c., promosso dalla Procura della Repubblica di Napoli e relativo ad un minore di anni 14, veniva contestata alla madre, innanzi al Tribunale per i Minorenni, la condotta pregiudizievole serbata nei confronti del figlio, alla luce dell’inadempimento scolastico obbligatorio del minore e del difficile contesto familiare, legato a contesti di criminalità nella periferia di Napoli.

Il Titolo IX del Codice Civile, riguardante la responsabilità genitoriale ed i diritti doveri del figlio, all’art. 330 c.c. sancisce che: “Il giudice può pronunziare la decadenza dalla responsabilità genitoriale quando il genitore viola o trascura i doveri ad essa inerenti o abusa dei relativi poteri con grave pregiudizio del figlio. In tale caso, per gravi motivi, il giudice può ordinare l’allontanamento del figlio dalla residenza familiare ovvero l’allontanamento del genitore o convivente che maltratta o abusa del minore”.

In virtù dell’inadempimento scolastico del minore, con decreto del 10.01.2018, il Tribunale dei Minorenni di Napoli ne disponeva il collocamento in una struttura protetta, lontano da Napoli, sospendendo la madre -assistita a mezzo del gratuito patrocinio dall’avv. Gianluca Melillo – dall’esercizio della responsabilità genitoriale e prescrivendo alla stessa un percorso di verifica delle competenze genitoriali.

Come si evince dalle relazioni della casa famiglia e del servizio sociale, il periodo di collocamento in struttura protetta è stato funzionale al minore su due piani: quello scolastico, dal momento che il minore ha regolarmente frequentato la scuola con profitto, e quello sociale, dal momento che il minore si è allontanato da ambienti ad alto tasso criminale, maturando una formazione personale diversa improntata a valori di altra natura, non lesivi e non pregiudizievoli.

Analogamente, la madre del minore ha seguito i percorsi prescritti dal Tribunale per i Minorenni, con costanza ed impegno, accondiscendendo ad un percorso personale con lo psicologo, sfruttando tale occasione per riflettere sull’importanza di offrire al proprio figlio opportunità che fino al momento del collocamento in struttura venivano ignorate o non adeguatamente valorizzate.

Ad oggi, come si evince dalle relazioni della casa famiglia, servizi sociali ed ASL, la madre del minore appare avere acquisito maggiore e migliore consapevolezza delle esigenze e dei bisogni del figlio, tanto da far ritenere che la situazione di pregiudizio iniziale in virtù della quale è stata aperta la suddetta procedura, potesse ritenersi estinta.

Tuttavia, rilevato il contesto socio ambientale di riferimento del nucleo, ovvero un contesto denso di situazioni a rischio soprattutto considerata la fase adolescenziale del minore, è stato ritenuto opportuno disporre il rientro del minore in famiglia, previa reintegra della madre nell’esercizio della responsabilità genitoriale, fermo restando il monitoraggio costante da parte dei servizi sociali territorialmente competenti.

La Cliente, in ogni caso, ha potuto dopo pochi mesi ricongiungersi con il proprio figlio, grazie al proprio impegno personale e l’assistenza legale profusa dall’avv. Gianluca Melillo.

Studio Legale Melillo
Avv. Egidio Melillo – Avv. Gianluca Melillo – Avv. Fabiana Melillo Via G. Matteotti n. 43 – Pozzuoli (NA) 
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